Basilica dei Fieschi
La basilica fu costruita nel 1244 ad opera del pontefice Innocenzo IV, al secolo Sinibaldo Fieschi, della nobile famiglia Fieschi, che per lungo tempo dominò l’intera vallata della Fontanabuona e buona parte della val d’Aveto.
La decisione sulla fondazione di un nuovo luogo di culto fu presa, secondo le fonti storiche locali, mentre il papa si trovava a Genova diretto al Concilio di Lione tenutosi nella città francese nel corso del 1245.
Proprio mentre il pontefice si trovava a presiedere tale concilio, il borgo fiescano e l’intera contea furono duramente attaccati dall’imperatore Federico II di Svevia che distrusse buona parte del territorio. Il papa scomunicherà, poco dopo, direttamente dal concilio lionese, l’imperatore.
I lavori di riedificazione ripresero solo nel 1252, anno in cui fu nuovamente progettata l’intera area-piazza, erigendo nelle vicinanze della basilica un nuovo palazzo comitale – denominato in seguito palazzo dei Fieschi – con annesso oratorio. L’opera di edificazione durò per alcuni anni, tanto che l’edificio fu aperto e consacrato al culto religioso dal pontefice Adriano V, Ottobuono Fieschi, nipote dello zio-papa Sinibaldo Fieschi e salito al soglio pontificio nel 1276. Subì nel XIX secolo restauri, progettati da Maurizio Dufour e più recenti negli anni novanta.
Particolare del portale.
Il polo religioso fu molto importante per lo sviluppo del territorio, anche perché il tempio fu meta-tappa dei pellegrini diretti a Roma in cammino sulla celebre via Francigena. L’importanza e la bellezza della basilica – assieme al borgo adiacente – venne inserita nel 1860 come monumento nazionale e considerata ancora oggi uno degli edifici di culto romanici tra i più pregiati e meglio conservati in Liguria.
Il 27 aprile del 2005, in occasione del 750º anniversario della morte di papa Innocenzo IV, è stato inaugurato nelle sale dell’antico palazzo comitale il “Centro Culturale Museo dei Fieschi” pienamente dedicato alla storia della nobile famiglia fliscana.